Attualità
Typography

ospedale 404All’Ulss 4 nominato il dirigente anticorruzione e approvato un piano triennale di prevenzione L’Ulss 4 Alto Vicentino con Deliberazione del Direttore Generale adottata in questi giorni, ha nominato come dirigente anticorruzione il dott. Renzo Grasselli, 46 anni, già Dirigente Responsabile dell’U.O.S. Affari Generali, e approvando il Piano Triennale di prevenzione, da lui proposto, per il periodo 2013-2015.

Questo a seguito della legge190 del 6 novembre 2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione” che ha introdotto nuove e importanti responsabilità per gli amministratori e pubblici funzionari. La normativa prevede infatti una quasi immediata adozione e attuazione di strumenti organizzativi e adempimenti volti a prevenire la manifestazione di comportamenti illeciti. Il marzo il Comitato interministeriale per la lotta alla corruzione ha elaborato le linee guida per disegnare il piano nazionale anticorruzione che sono state successivamente formalizzate dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Ogni pubblica amministrazione dovrà poi adeguarsi a quanto stabilito dal Piano Nazionale Anticorruzione. In un momento storico ed economico così complesso, dove la spesa pubblica regionale è aumentata considerevolmente negli ultimi decenni, dove la pubblica amministrazione può offrire la possibilità per una “corruzione facile”, dove l’8 per cento del PIL è rappresentato dagli appalti pubblici,  il Comitato interministeriale ha riconosciuto che l’approvazione della legge n. 190/2012 rappresenta l’occasione per introdurre nuove misure e migliorare quelle esistenti con un’azione coordinata tesa a realizzare efficaci strategie di prevenzione e contrasto della corruzione e dell’illegalità all’interno della Pubblica Amministrazione. Successivamente alla nomina del dott. Grasselli, il Direttore Generale dell’Ulss 4 Daniela Carraro ha inviato al Dipartimento della Funzione Pubblica, il Piano Triennale 2013-2015 che prevede diverse fasi:
-    fornire il diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e di illegalità ed indicare gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio;
-    prevedere procedure di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonee a prevenire i rischi di corruzione con un vero e proprio Piano annuale di formazione;
-    indicare le procedure per selezionare e formare dipendenti chiamati ad operare nei settori particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo eventuali e necessarie rotazioni dei dirigenti e funzionari;
“Il Piano evidenzia inoltre – nota la Carraro - gli obblighi di trasparenza e sancisce i compiti del Responsabile della prevenzione della corruzione, e quelli di tutti i dipendenti e convenzionati dell’Ulss. Il tutto è corredato da un cronogramma che permetterà di rispettare la tempistica e di ottemperare al meglio a quanto richiesto dalla normativa”
Margherita De Nadai

Questo sito utilizza cookie di profilazione, eventualmente anche di terze parti. Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più consulta la cookie policy.
x