Sanità
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"Con l'aumento risorse non autosufficienza in bilancio regionale, il sociale sarà robusto come prima"

"Il problema dei 19 milioni mancanti del fondo indistinto regionale (quello che va ai disabili e ai ceod) sta, come avevo già annunciato, arrivando a positiva conclusione poiché il decreto 'milleproproghe' prevede nell'articolato, precisamente all'articolo 38, l'aumento del fondo indistinto nazionale da 75 a 275 milioni di euro, che per il Veneto significheranno appunto quei 18/19 milioni di euro necessari alla copertura di quella voce". A confermarlo è l'assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto che annuncia come il contributo per il Sociale rimarrà "robusto" come nel passato.

"Dando per certo che il consiglio regionale, in sede di approvazione del bilancio di previsione, aumenterà le politiche per la non autosufficienza attualmente di 668 milioni di euro - prosegue Sernagiotto - credo di poter dire che le politiche sociali venete saranno finanziate in modo robusto, com'era prima, forse più di prima". L'aggiornamento della situazione è stato fatto dall'assessore Sernagiotto durante il settimanale incontro con la stampa a Palazzo Balbi. "Per quanto riguarda poi la possibilità di libera scelta delle strutture da parte dell'anziano non autosufficiente – conferma l'assessore ai Servizi Sociali – porterò all'attenzione della Giunta Regionale la deliberazione 115 CR del 2010 che aumenta di 6000 posti accreditabili gli attuali 24 mila posti nelle strutture residenziali. Si aprirà così sul serio la possibilità di scelta da parte delle persone e le strutture dovranno osservare una buona capacità di gestione rispondendo in modo puntuale alla legge regionale 22 del 2002 sull'accreditamento e le autorizzazioni delle strutture sociosanitarie. Anche perché dobbiamo dare risposte alle attuali 7 – 8 mila richieste di entrata giacenti nelle case di riposo che diventeranno molte di più nei prossimi anni".

Giacomo Piran

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