“Qui è nata la sanità pubblica”, a dirlo Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, a palazzo Ferro Fini sede del Consiglio regionale del Veneto, che non ha dubbi e ripete più volte il ruolo che ebbe nella storia la Serenissima con scelte di straordinaria lungimiranza “qui sono state realizzate le prime forme di politiche sanitarie pubbliche”, spiega la massima dirigente dell’OMS.
Il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, le fa eco: “Oltre al Lazzareto e all’Istituzione del Magistrato di Sanità la Repubblica fu il motore dell’Orto Botanico a Padova e sempre nell’Università patavina il teatro anatomico con le sue lezioni di anatomia proibite dalla Inquisizione ma permesse appunto dalla Serenissima che aveva capito l’importanza della ricerca, prevenzione e cura. Per la Repubblica di Venezia il benessere del cittadino era il benessere della nazione”.
Ma non c’è solo il passato straordinario di Venezia ad essere stato al centro dell’incontro istituzionale tra la delegazione dell’Oms, con tutti i direttori delle sei aree in cui l’Onu ha diviso il mondo, e i vertici delle Istituzioni regionali. C’è anche il presente che spiega come “il costo medio per abitanti della sanità veneta è di circa 2 mila Dollari Usa pro-capite contro quello tedesco di 3.600 dollari – spiega Domenico Mantoan , Direttore generale della sanità veneta – L’incidenza nel Pil per noi è di 6.8 punti contro gli 8.4 della Germania e il 9.7 dell’Olanda”.
Nonostante una spesa contenuta “inferiore alla media Ue e inferiore alla media italiana” rimarca Ciambetti, in Veneto l’aspettativa di vita è mediamente di 83 anni “con tutte le problematiche che l’invecchiamento della società comporta ad iniziare dal 25 per cento dei cittadini ultra settantacinquenni con problemi di disabilità” sottolinea Mantoan.
Ai dati positivi si contrappongono le nuove sfide: “Stiamo vivendo un’epoca di cambiamenti epocali, grazie alle tecnologie e alla scienza, ma la nostra – spiega Ciambetti parlando ai direttori generali dell’Oms - è un’epoca anche di profondi mutamenti climatici che determinano nuovi scenari, tra siccità, inondazioni, inquinamento atmosferico e concentrazioni di polveri, con impatti profondi nei sistemi produttivi e nelle coltivazioni agricole. A fianco di antichi mali, a iniziare dalla fame e malnutrizioni, emergono nuove patologie, mentre l’inquinamento inizia ad essere causa di mortalità oltre che fattore di diffusione di vecchie e nuove patologie”.
La direttrice generale dell’Oms, Margaret Chan concorda: “Ho parlato proprio di questi temi in videoconferenza con il presidente della Banca Mondiale e in effetti i mutamenti climatici combinati quest’anno con il Niño e le inondazioni e fasi di siccità che esso provoca aggravano gli scenari già complessi in cui operiamo. In questo contesto grave credo che la flessibilità del sistema veneto sia di straordinaria importanza” .
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la dottoressa Matshidiso Rebecca Moeti, direttrice Oms per l’Africa: “Dovreste venire a Brazzaville in Congo a spiegare ai paesi africani come funzione il vostro sistema, quali vantaggi comporta la sua flessibilità”. E alle parole della Moeti replica Zsuzsanna Jakab, direttrice Oms Europa: “Voi conservate il segreto di lunga vita e noi dobbiamo studiare la vostra eccellenza e capire come possiamo esportarla in altre realtà”.
E in chiusura Margaret Chan sintetizza il significato di queste giornate di studio veneziane e l’incontro con il Consiglio regionale del veneto: “il Veneto sul fronte sanitario è all’avanguardia e chiunque si occupi di salute pubblica dovrebbe venire a Venezia”.
immagine comunicato Regione Veneto