“Altro che tagli e ridimensionamenti. Stiamo riorganizzando, concetto opposto a ridimensionare. Non chiudiamo, facciamo crescere la sanità riadattandola giorno dopo giorno sulla modernità e sulle esigenze di cura”.
“Questo investimento è l’ennesima dimostrazione di quanto siano infondate le voci che ancora vengono fatte circolare su fantomatici ridimensionamenti di ospedali come Camposampiero. Neonatologia è una pietra miliare dell’ospedale e oggi siamo qui a inaugurare un nuovo reparto migliorato, reso ancora più efficiente e sicuro, ancora più a misura di mamma e di bambino”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Luca Zaia, inaugurando all’Ospedale di Camposampiero (Padova) la nuova Patologia Neonatale, dotata di modernissime culle. Erano presenti, tra gli altri, gli Assessori Regionali Roberto Marcato e Giuseppe Pan, il Sindaco Katia Maccarone, il Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 15 Alta Padovana Alessandro Bolis, il Commissario dell’Ulss Claudio Dario, numerosi Consiglieri regionali e Sindaci del territorio, il Primario Marco Filippone.
L’intervento, costato 1 milione 250 mila euro, ha permesso di realizzare una struttura dedicata in via esclusiva alla Patologia Neonatale con 10 culle termiche per ospitare neonati prematuri o a termine con patologie importanti, ristrutturando parte del quarto piano del nosocomio e adeguandolo anche alle normative strutturali e impiantistiche. Particolarmente curata anche l’attenzione alle infezioni, con particolari pareti modulari, e alle mamme, che ora possono stare vicine ai loro piccoli e dar loro il latte materno, che viene raccolto e inviato ai bimbi attraverso piccoli cateteri.
Nel suo intervento, Zaia ha tenuto a sottolineare che “il lavoro di programmazione continua ininterrotto, sempre nell’ottica di riorganizzare senza tagliare nulla, come abbiamo fatto finora. Magari pochi se ne ricordano – ha detto, ma l’attuale Piano Sociosanitario fu varato nel 2012 dopo 16 anni di attesa, ma siamo già al lavoro per ritararlo, stante che a fine 2016 scadrà. Di pari passo va avanti la riorganizzazione prevista dal Pdl 23 e il varo dell’Azienda Zero sulla quale – ha incalzato – ho sentito le bufale più incredibili”.
“Non è e non sarà un carrozzone, ma una struttura snella, che porterà risparmi di gestione ed efficienza nella gestione amministrativa. Questo significano un solo ufficio tecnico invece che 20; un solo ufficio informatico invece che 20, gare uniche regionali spuntando prezzi migliori e qualità più alta invece che 20 ‘garette’ in ogni Ulss”.