Sanità
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“Il prendersi cura a domicilio di un proprio familiare in condizioni di non autosufficienza, sia esso disabile o anziano, è un atto di dedizione totale: occorre farsi carico dell’organizzazione delle cure e dell’assistenza praticamente 24 ore al giorno. Queste persone, definite ‘caregivers’, si vedono spesso negati diritti fondamentali: da quello alla salute, perché non possono ammalarsi, al riposo, fino alla vita sociale e alla realizzazione personale, con tutto ciò che ne consegue, dai problemi economici allo stress psicologico”.

“Alcune ricerche sul tema – spiegano i consiglieri Democratici - sostengono che due ‘caregivers’ su tre sono costretti a lasciare il lavoro e nel 10% dei casi a chiedere un part time o il telelavoro. Sollecitiamo quindi il Parlamento ad approvare in tempi rapidi il riconoscimento della figura del ‘caregiver’ familiare, il cui Disegno di Legge, presentato in Senato a novembre 2015, ha iniziato l’iter parlamentare solo lo scorso gennaio. L’approvazione del Disegno di Legge rappresenterebbe, infatti, un atto di civiltà, per riconoscere e tutelare il lavoro svolto, a titolo gratuito, da queste persone, oltre al valore sociale ed economico per tutta la collettività”.

Questa, la richiesta avanzata dal Partito Democratico che, sulla questione, ha presentato una risoluzione (primi firmatari Bruno Pigozzo e Claudio Sinigaglia, sottoscritta dall’intero Gruppo consiliare).

“Il Premio Nobel 2009 per la Medicina, Elizabeth Blackburn – informa il vicepresidente del Consiglio regionale Bruno Pigozzo - ha dimostrato, inoltre, come i ‘caregiver’ familiari abbiano una aspettativa di vita fino a 17 anni inferiore alla media della popolazione”.

“Uno Stato civile – sottolinea Pigozzo - deve garantire eguali diritti e pari opportunità a tutti i cittadini. Riconoscere al ‘caregiver’ una condizione giuridica di tutele, equivalente almeno a quella riconosciuta ai lavoratori domestici, è la misura minima. Il Disegno di Legge 2128 ‘Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare’, finalizzato al riconoscimento di queste figure, è stato sottoscritto da 92 parlamentari di ogni schieramento, a dimostrazione dell’importanza e trasversalità della questione. Solo due mesi fa è iniziato l’iter in Commissione Lavoro a Palazzo Madama, ma è necessario imprimere una accelerata per giungere presto alla sua approvazione”.

"Perciò – conclude Bruno Pigozzo - chiediamo al Presidente del Consiglio regionale Ciambetti di inserire presto in votazione la nostra risoluzione e di portarla in discussione alla prossima seduta della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative, per una condivisione che sia la più ampia possibile, in modo che il segnale al Parlamento giunga forte, chiaro e trasversale”.

 

 

 

 

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