Vertici della Regione e delle Ulss venete riuniti questa mattina davanti alla stampa per fare il punto sulla diffusione del Coronavirus e spiegare le misure attivate anche in Veneto per affrontare l’eventuale diffusione del virus nella nostra regione. In collegamento telefonico con il governatore Zaia anche con Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, nominato Commissario per la gestione dell’emergenza coronavirus dopo la dichiarazione del Governo di stato d’emergenza, che ha ringraziato la Regione per l’immediata disponibilità dichiarata per affrontare un’eventuale necessità di personale e ha riassunto i numeri dell’emergenza e come sta si sta affrontando in Italia. Presenti con il presidente Luca Zaia, l’assessore Manuela Lanzarin, Francesca Russo, direttore della sezione Prevenzione e Sanità pubblica della Regione e Domenico Mantoan, oltre a tutti i direttori generali delle Ulss venete.
Nessun caso in Veneto ma la macchina dei controlli è attiva. Particolare attenzione è scattata dopo che ieri è stato accertato che i due turisti cinesi positivi al Coronavirus, ora ricoverati all' istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma , prima del soggiorno nella Capitale, avevano alloggiato anche in un albergo di Verona, il 23 gennaio, dopo essere sbarcati a Milano Malpensa. Il tour dei turisti aveva fatto tappa anche a Parma e Firenze. La struttura dove hanno alloggiato i turisti cinesi già ieri, verso le 13, ha viso l’intervento dell’Ulss che ha eseguito i controlli e bonificato la stanza dove i due turisti, di 65 e 67 anni, avevano soggiornato. L’addetto al ricevimento venuto in contatto con il referente della comitiva dei due turisti sta bene ed è tenuto in sorveglianza qualora dovesse riportare sintomi riconducibili al virus. Il rischio di trasmissione infatti c’è solo quando attraverso un contatto ravvicinato tra persone.
La Regione fa sapere anche d’aver messo da parte una quota di vaccini antinfluenzali, consigliati dal Ministero anche come precauzionali per quest’emergenza, per i viaggiatori intercontinentali e, in ogni caso, consigliato. Per i casi sospetti, qualora si presentassero i sintomi che potrebbero ricondurre al virus (simili a quelli dell'influenza come febbre e difficoltà respiratorie) , è consigliato rivolgersi al medico di base, al 118 o chiamare il numero telefonico di pubblica utilità 1500, che stato collegato al centralino delle malattie infettive di Padova, attraverso i quali si riceverà le istruzioni per il trasporto nell’ospedale di riferimento, senza passaggio in pronto soccorso, dove ogni Ulss e le due aziende ospedaliere hanno un reparto apposito per le malattie infettive e i sanitari sono pronti ad affrontare eventuali casi sospetti.
“Corrette informazioni – sottolinea Lanzarin- ed evitare allarmismi. Nelle scuole di ogni ordine e grado presto sarà diffusa una circolare ministeriale con le linee guida a tutela della sicurezza”. Sottolineato intanto che tutte le scuole resteranno aperte e gli studenti di origine cinese che recentemente sono stati in Cina per i festeggiamenti del Capodanno che non presentano sintomi sospetti potranno andare a scuola. Le stesse indicazioni sono state date anche per i luoghi di lavoro.
“Il sistema sanitario del Veneto - sottolinea Zaia- sa rispondere così celermente in queste situazioni perché dietro c’è un’organizzazione strutturata dal 2012, ben prima di questa emergenza. L’appello ai cittadini è di seguire regole e protocolli e di non farsi prendere dalla psicosi”.