Pronto soccorso sempre più affollati dal Nord al Sud dell’Italia a causa dell’emergenza caldo di questi ultimi giorni: “Stanno aumentando gli accessi nei punti di primo soccorso e registriamo al momento una impennata dal 5 al 20% in più di entrate”, afferma all’ANSA il presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), Alessandro Riccardi. Maggiore affollamento si rileva nei Pronto soccorso delle città più calde e anche nelle zone turistiche. “Registriamo un’alta percentuale di malori in persone pluripatologiche, nei pazienti cronici o tra gli anziani, perchè in questi soggetti le ondate di calore possono aggravare patologie preesistenti e portare a manifestazioni acute”, spiega.
A fronte dell’ondata di calore che sta interessando il Veneto, il Presidente della Regione, Luca Zaia, ha emanato un decreto che mira a tutelare la salute dei lavoratori esposti a temperature elevate e a radiazioni solari, in particolare quanti operano all’aperto o in ambienti non climatizzati. Il provvedimento, che recepisce le “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare” approvate in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, raccomanda ai datori di lavoro di limitare o evitare le attività lavorative nelle ore più calde della giornata. Viene, suggerito, inoltre, di prevedere rotazioni del personale per ridurre i tempi di esposizione al caldo, garantire adeguata idratazione e sorveglianza sanitaria, adottare abbigliamento e dispositivi di protezione idonei. L’individuazione delle fasce orarie più critiche deve basarsi su indici riconosciuti a livello internazionale (WBGT, PHS) e sugli strumenti disponibili sui portali Agenti Fisici e Worklimate. Zaia si riserva di adottare ulteriori misure urgenti in caso di ondate di calore, al fine di contenere i rischi per la salute dei lavoratori.