Sociale

Una visita a sorpresa. Quella della Benetton Basket ai piccoli pazienti dell'Ospedale Cà Foncello di Treviso

Un canestro senza punti, tanti sono, quello messo a segno dalla benetton Basket in un'insolita partita. Un'amichevole di puro affetto e solidarietà, quella che i ragazzi di mister Jasmin Repesa hanno disputato nel reparto di pediatria dell'ospedale Cà Foncello di Treviso. Capitan Massimo Bulleri guidava i compagni , presenti tutti .  Una mattina a regalare sorrisi, abbracci e soprattutto a giocare con i piccoli pazienti ricoverati. L'occasione per consegnare qualche regalo, per aiutarli a mettere l'ultima palla colorata sull'albero di natale o l'ultima statuina nel presepe. Un modo per distrarli dalla sofferenza, che per un bambino è profonda ed inevitabile quando è costretto a stare in ospedale. "Per un bambino , un ricovero è sempre un evento traumatico- dichiara Liviana Da Dalt primario di Pediatria dell'Ospedale di Treviso Se noi ci occupiamo dell'aspetto clinico, il supporto psicologico e la dimensione di gioco e normalità sono farmaci comunque indispensabili"

fagan_ridDifferenza tra Project Financing e strutture private accreditate alla luce delle discussioni sul futuro della Sanità Veneta, l'importanza della Sanità Privata Accreditata come "spalla" del servizio pubblico, il blocco delle tariffe e del budget assegnato alle strutture private accreditate . Queste sono le tematiche affrontate nell'intervento di Giampaolo Fagan, direttore Anisap Veneto – Trentino Alto Adige che riceviamo e pubblichiamo.

Giacomo Piran

Per la difesa di un diverso modello di sviluppo basato sulla sussidiarietà

Ehh sììì, bisogna proprio dirla tutta: tra un po' ci faranno pagare pure l'aria che respiriamo! Altroché le vecchie care fontanelle, caratteristiche dove potevano dissetarsi viandanti e quante volte noi? Poveri illusi. Pensavamo potesse anche significare: benvenuti nella nostra città. Un sorso d'acqua non si nega a nessuno. E invece no! Ci sono persone realiste, molto realiste, più realiste del re, con i piedi per terra, che continuano a giudicarci "grulli", visto che non ci rendiamo conto dei costi della distribuzione, refertazione, bollettazione, potabilizzazione e tanto altro ancora.

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