Sei padovani su 10 vogliono maggiore integrazione tra pubblico e privato

Secondo sei persone su 10 residenti a Padova una maggior collaborazione tra pubblico e privato potrebbe migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario italiano, mitigando la crisi in cui si trova. Il dato emerge dall’ultima indagine sul tema dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, svolto insieme all’istituto di ricerca Nomisma e riportato oggi dall’ANSA.
Il 59% degli intervistati ritiene che l’integrazione della sanità privata con il Ssn possa alleviare la pressione sulla sanità pubblica. Il 23% dei padovani pensa che in futuro il sistema pubblico non risponderà in alcun modo ai suoi bisogni in fatto di salute, e il 66% che potrà farlo solo in parte.
Dall’indagine emerge che a Padova gli esami più spesso svolti privatamente, o comunque in convenzione, sono le visite odontoiatriche (98%), i test dell’udito (79%), gli esami della vista (69%) e le ecografie prostatiche (65%). Anche la maggioranza delle visite ginecologiche (80%) viene effettuata privatamente o in convenzione.

I motivi del ricorso alla sanità privata sono riconducibili principalmente al problema delle liste di attesa: i tempi di attesa ridotti sono la ragione principale (65%), seguiti da una più ampia disponibilità di date e orari (28%) e da una maggior facilità nella prenotazione (23%). La maggior qualità del servizio è citata dal 13% del campione. Quasi due padovani su tre (63%) si dicono soddisfatti delle cure ricevute.