Donazione di organi e trapianti, il Veneto è tra le regioni più ‘generose’

Il Centro Nazionale Trapianti (CNT) ha diffuso ieri gli ultimi dati sulla donazione di organi e tessuti, collocando Verona al secondo posto nazionale tra le città con più di 100.000 abitanti e Belluno al secondo posto tra le città più piccole, tra 30.000 e 100.000 abitanti.

“Quando indico la generosità tra le migliori caratteristiche del Veneto, so quel che dico. L’ultima riprova viene oggi dal rapporto del Centro Nazionale Trapianti sull’indice del dono, che indica le dichiarazioni della volontà a donare organi e tessuti. Tante città venete, grandi e medie, sono nella top ten nazionale della generosità. Con orgoglio, dico grazie a tutti i veneti. Se il nostro sistema trapianti è ai vertici nazionali, il merito è prima di tutto loro”, ha commentato il Presidente della Regione Veneto Zaia.

“Tra le città con più di 100.000 abitanti – aggiunge il Governatore, Padova settima e Vicenza ottava completano un triplete di valore, mentre, tra 30 e 100.000 abitanti, con Belluno seconda entra nella top ten anche Castelfranco Veneto. La mia persona menzione d’onore va però ai bellunesi: sono infatti Vallata Agordina, Lorenzago di Cadore e Voltago Agordino i Comuni più donatori dell’intero Veneto”.

“Un quadro generale di generosità e attenzione al mondo della donazione e dei trapianti – aggiunge il Presidente del Veneto – che non stupisce per il grande lavoro di sensibilizzazione portato avanti a tutti i livelli, con il lavoro del volontariato, dei Centri Trapianti, delle Istituzioni, a cominciare dall’introduzione del consenso alla donazione nella carta d’identità. Tutto questo ha portato il Veneto a più di un record”.

Nel rapporto nazionale sull’attività trapiantistica, ad esempio, il Centro di Padova primeggia. È in testa alla statistica per i trapianti di polmone (25 su 117 a livello nazionale), per quelli di pancreas (19 su 54) e quelli di rene da vivente (48 su 341). Per quest’ultimo intervento, figura nelle prime sei posizioni anche il Centro di Verona (18). Eccellenza veneta confermata anche per il trapianto di rene da cadavere e per quello di cuore. In entrambi ai casi, infatti, Padova è al secondo posto, mentre Verona è rispettivamente in quarta ed in sesta posizione. Nel trapianto di rene si segnalano anche i centri di Treviso (22) e Vicenza (18) oltre che ancora Padova per il settore pediatrico (10).

I primi dati di quest’anno confermano la rilevanza dell’attività trapiantistica dei centri veneti. Alla data del 10 aprile, nella nostra regione sono stati eseguiti 138 trapianti (tra singoli e combinati da donatore cadavere) segnando un aumento di 15 rispetto allo stesso periodo dello stesso anno.

“Questi numeri confermano quale sia il contributo del Veneto al sistema trapianti nazionale – conclude il Presidente -. Ma anche il raggiungimento di un livello scientifico eccezionale in quella che è una delle branche più avanzate della medicina nella cura dei pazienti. Una settore a cui non è estranea la tradizione di solidarietà della nostra gente e in cui abbiamo sempre creduto con lungimiranza, opportuna programmazione e investimento di risorse, trovando la giusta risposta nei nostri bravissimi professionisti come ha dimostrato anche l’eccezionale impegno non stop di questi gironi nelle sale operatorie di Padova”.

Donazione di organi e trapianti, il Veneto è tra le regioni più ‘generose’

Il Centro Nazionale Trapianti (CNT) ha diffuso ieri gli ultimi dati sulla donazione di organi e tessuti, collocando Verona al secondo posto nazionale tra le città con più di 100.000 abitanti e Belluno al secondo posto tra le città più piccole, tra 30.000 e 100.000 abitanti.

“Quando indico la generosità tra le migliori caratteristiche del Veneto, so quel che dico. L’ultima riprova viene oggi dal rapporto del Centro Nazionale Trapianti sull’indice del dono, che indica le dichiarazioni della volontà a donare organi e tessuti. Tante città venete, grandi e medie, sono nella top ten nazionale della generosità. Con orgoglio, dico grazie a tutti i veneti. Se il nostro sistema trapianti è ai vertici nazionali, il merito è prima di tutto loro”, ha commentato il Presidente della Regione Veneto Zaia.

“Tra le città con più di 100.000 abitanti – aggiunge il Governatore, Padova settima e Vicenza ottava completano un triplete di valore, mentre, tra 30 e 100.000 abitanti, con Belluno seconda entra nella top ten anche Castelfranco Veneto. La mia persona menzione d’onore va però ai bellunesi: sono infatti Vallata Agordina, Lorenzago di Cadore e Voltago Agordino i Comuni più donatori dell’intero Veneto”.

“Un quadro generale di generosità e attenzione al mondo della donazione e dei trapianti – aggiunge il Presidente del Veneto – che non stupisce per il grande lavoro di sensibilizzazione portato avanti a tutti i livelli, con il lavoro del volontariato, dei Centri Trapianti, delle Istituzioni, a cominciare dall’introduzione del consenso alla donazione nella carta d’identità. Tutto questo ha portato il Veneto a più di un record”.

Nel rapporto nazionale sull’attività trapiantistica, ad esempio, il Centro di Padova primeggia. È in testa alla statistica per i trapianti di polmone (25 su 117 a livello nazionale), per quelli di pancreas (19 su 54) e quelli di rene da vivente (48 su 341). Per quest’ultimo intervento, figura nelle prime sei posizioni anche il Centro di Verona (18). Eccellenza veneta confermata anche per il trapianto di rene da cadavere e per quello di cuore. In entrambi ai casi, infatti, Padova è al secondo posto, mentre Verona è rispettivamente in quarta ed in sesta posizione. Nel trapianto di rene si segnalano anche i centri di Treviso (22) e Vicenza (18) oltre che ancora Padova per il settore pediatrico (10).

I primi dati di quest’anno confermano la rilevanza dell’attività trapiantistica dei centri veneti. Alla data del 10 aprile, nella nostra regione sono stati eseguiti 138 trapianti (tra singoli e combinati da donatore cadavere) segnando un aumento di 15 rispetto allo stesso periodo dello stesso anno.

“Questi numeri confermano quale sia il contributo del Veneto al sistema trapianti nazionale – conclude il Presidente -. Ma anche il raggiungimento di un livello scientifico eccezionale in quella che è una delle branche più avanzate della medicina nella cura dei pazienti. Una settore a cui non è estranea la tradizione di solidarietà della nostra gente e in cui abbiamo sempre creduto con lungimiranza, opportuna programmazione e investimento di risorse, trovando la giusta risposta nei nostri bravissimi professionisti come ha dimostrato anche l’eccezionale impegno non stop di questi gironi nelle sale operatorie di Padova”.