Sanità, siglato accordo tra Regione e sindacati dirigenza

E’ stato firmato ieri a Venezia un Protocollo di Intesa fra la Regione Veneto e i Sindacati della dirigenza dell’area sanità che individua alcune azioni strategiche e condivise volte al miglioramento del clima aziendale, nonchè all’avvio e al completamento della contrattazione integrativa aziendale.

Il documento, sollecitato dalle parti sindacali e già condiviso dall’Assessore Lanzarin, rappresenta uno strumento di natura politico – sindacale per rispondere ad un crescente disagio contestuale e lavorativo e contrastare il fenomeno delle dimissioni “inattese”.

“Il Protocollo – fa notare la Lanzarin – mira, in primis, al monitoraggio e al miglioramento del clima aziendale, perché è importante intervenire per capire le motivazioni dello spostamento di sanitari dal pubblico al privato”. La Regione ha assunto l’impegno di presentare alle OOSS i dati che emergeranno dall’indagine di clima avviata nel mese di dicembre, in collaborazione con la Scuola S. Anna di Pisa, e di individuare, sulla base degli esiti, tre azioni specifiche migliorative in capo ai Direttori Generali.

La Regione si è impegnata, inoltre, a condividere annualmente, a decorrere dal 31. 3. 2023, il report sul livello del rischio clinico e di sicurezza sul lavoro, utilizzando la banca dati regionale, con indagini specifiche sul livello di sinistrosità, verificando se questo ambito sia sufficientemente presidiato a livello aziendale e regionale.

Il documento condiviso raccoglie, poi, l’impegno regionale a stimolare l’attuazione della contrattazione integrativa aziendale, non sempre avviata e conclusa dalle aziende pur a 3 anni dalla sottoscrizione del contratto nazionale, affinchè si definisca, auspicabilmente, entro il 31 marzo 2023.

Infine, la regione e le parti sindacali hanno assunto l’impegno di dare attuazione al patto della salute 2019 – 2021, per consentire alle Regioni di incrementare le risorse a favore della contrattazione integrativa.

L’ultimo punto attiene all’impegno regionale per favorire l’incremento delle prestazioni aggiuntive a 100 euro l’ora anche in ambiti diversi dai Pronti Soccorsi, dove la sperimentazione è già stata attivata dall’estate. Tale impegno potrà essere sostenuto o a livello di contrattazione nazionale, o a livello di legge di bilancio o attraverso un nuovo intervento normativo.

Le parti, sottoscrivendo il Protocollo, hanno sottolineato l’importanza del documento, da loro fortemente voluto, che nasce dalla volontà condivisa di trovare un minimo comune denominatore per un confronto costruttivo, che, pur nella diversità dei ruoli, impegni regione e parti sindacali a far fronte a un contesto nazionale ormai molto difficile.

Da parte sindacale, pur chiedendo alla regione la massima attenzione per verificare gli adempimenti aziendali, è stato comunque dato atto che il Protocollo rappresenta un punto di partenza promettente per un confronto in un clima di responsabilità costruttiva, oltre a rappresentare un esempio concreto da perseguire a livello nazionale, a cui probabilmente si ispireranno altre realtà.

Il direttore generale della sanità regionale, Luciano Flor, nel concludere la riunione, si è detto soddisfatto del protocollo, che verrà trasmesso a tutte le Aziende ed ha auspicato che, all’interno delle stesse, venga data puntuale attuazione a quanto indicato nel documento, anche con la creazione di tavoli dedicati. L’assessore, nell’esprimere la sua soddisfazione, ha altresì auspicato che con oggi si dia inizio ad un nuovo modello di confronto costruttivo tra le parti.