Numero chiuso a Medicina, si cambia?

Numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina, si cambia? Forse sì: dipenderà dai lavori della commissione per studiare l’eliminazione dell’accesso programmato alle facoltà di Medicina e Chirurgia , istituita da parte del Governo con il ministro per l’Università, Annamaria Bernini.

“Non è da ieri ma da molti anni che continuo a denunciare i problemi causati dal numero chiuso per l’acceso alla facoltà di Medicina”, commenta il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. “Questo Governo, finalmente, dà un segnale concreto che interrompe il nulla di fatto. Spero che tutti prendano coscienza che un bravo chirurgo si seleziona sul campo dopo averlo portato in sala operatoria o che un bravo internista deve dimostrare il suo valore in corsia con il paziente. Di certo non a 19 anni con test di selezione con domande a eliminazione e risposte a crocette”.

“La limitatezza degli accessi ai corsi di laurea – aggiunge Zaia – ha progressivamente contrassegnato in negativo l’ultimo decennio. Questa carenza ha condizionato anche gli ingressi dopo la laurea a tante Scuole di specializzazione come pediatria, anestesia, traumatologia o chirurgia, il cui diploma è requisito essenziale per accedere alle strutture del servizio sanitario regionale. È indispensabile intervenire tempestivamente anche rilanciando l’attrattività di alcune specializzazioni sui neolaureati ma iniziando senza dubbio dal superamento di un sistema che con una selezione tanto prematura rischia non solo di negare il fabbisogno di professionisti indispensabili alla nostra sanità ma anche di escludere giovani che potrebbero rivelarsi clinici o chirurghi di grande talento”.