Veneto: “la carenza medici nel Vicentino sia priorità della politica”

«Restituire la sanità territoriale ai cittadini del Vicentino e agire perché si trovino delle soluzioni strutturali di fronte al problema cronico della carenza dei medici sul territorio deve essere un obiettivo prioritario»: così commenta la Sen. Daniela Sbrollini, Vicepresidente della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro e previdenza sociale del Senato, di fronte ai numeri ufficiali emersi in queste ore sulle zone carenti nella Regione Veneto e in particolare nella zona di Vicenza rispetto a medici, pediatri di libera scelta, guardie mediche, emergenza sanitaria territoriale.

«Numeri allarmanti – sottolinea la Sen. Sbrollini – che parlano di 1.513 zone carenti in tutto il Veneto, di cui ben 244 nel Vicentino. Di queste ultime 143 riguardano medici di medicina generale e, questo il dato più allarmante, con un forte trend in crescita, visto che risultavano 104 appena nel novembre scorso. Lo scenario è quello di una deriva inarrestabile che non possiamo accettare. Ben vengano le soluzioni emergenziali, in questo momento, per sopperire alle aree scoperte, ma occorre subito progettare e mettere a punto anche soluzioni di lungo periodo. Si tratta di un problema complesso, in cui entrano in gioco diverse criticità, dal mancato ricambio dei medici che vanno in pensione, al problema della formazione di nuovi medici, dal fenomeno, più grave, dei “gettonisti”, fin al tema della disaffezione nei confronti di questa professione, alimentata anche, e comprensibilmente, dal clima di violenza e aggressione che, come troppi recenti fatti di cronaca testimoniano, troppo spesso subiscono sul campo medici e personale sanitario. La politica non può più esitare di fronte a questa emergenza: bisogna trovare le risorse e investirle in modo mirato e restituire dignità ai medici e al personale sanitario per garantire ai cittadini la sanità territoriale».