La Cardiologia di Mirano fiore all’occhiello della sanità veneta e nazionale

La scuola di Cardiologia di Mirano, fondata dal compianto professor Pietro Pascotto, continua ad essere una eccellenza della Ulss 3 Serenissima, della sanità veneta e nazionale. Tremila ricoveri l’anno, 17mila prestazioni ambulatoriali, 2.500 interventi di emodinamica sono i numeri dell’equipe guidata dal primario Salvatore Saccà, ricordati il 30 novembre nel corso della tradizionale giornata della cardiologia interventistica miranese, giunta ormai alla ventiseiesima edizione.

L’iniziativa, che gode del sostegno dell’Associazione Cuore Amico, è promossa dalla Direzione dell’Ulss 3 Serenissima: “L’attività di questi reparti di grande eccellenza che operano negli Ospedali del territorio – sottolinea il Direttore Generale, Edgardo Contato – costituisce il vanto dell’Azienda sanitaria veneziana. La Cardiologia di Mirano ha una storia di prim’ordine, ma ciò che conta di più è che ha saputo mantenere sempre altissimi i propri standard. Il lavoro svolto inoltre, si nobilita ulteriormente perché svolto in sinergia e al servizio di una rete ospedaliera vasta. E questo, punti eccellenti che non lavorano isolati, è il futuro della sanità che già si realizza nella rete ospedaliera dell’Ulss 3 Serenissima”. 

Sono trascorsi quasi sessant’anni dal primo trapianto di cuore, sessantaquattro dal primo impianto di protesi valvolare e quasi cinquant’anni dalla prima angioplastica coronarica. Da allora sono stati fatti molti passi in avanti nella cardiologia interventistica aumentando l’aspettativa di vita dei pazienti con problemi cardiaci, riducendo del 90% i rischi durante gli interventi.

Sono state cinque le sessioni in programma nella Giornata di sabato, nelle quali si sono sviluppati gi interventi scientifici dei maggiori specialisti veneti e la trasmissione di due interventi in diretta dalle sale di emodinamica dell’ospedale miranese, su due pazienti di 85 e 80 anni.

Sono state discusse l’interventistica coronarica, quella vascolare, l’interventistica cardiaca strutturale, l’elettrofisiologia e illustrati i nuovi schemi terapeutici nel paziente acuto e il nuovo approccio infermieristico.

“La Cardiologia interventistica di Mirano, a differenza di altre Cardiologie – ha evidenziato il Pri­ma­rio, Salvatore Saccà – in cui la sala di Emodinamica si occupa esclusivamente di interventi car­diovascolari nell’ambito cardiaco (cuore e coronarie), interviene anche in tutto l’albero vascolare (aorta, arterie inferiori, carotide)”.

“Il nostro servizio – aggiunge Saccà – è attivo H24 per l’infarto del miocardio. Effettu­iamo più di 3000 ricoveri e ben 17.000 prestazioni ambulatoriali all’anno. Eseguiamo ogni anno cir­ca 2500 interventi di emodinamica (angioplastica carotidea, trattamento aneurismi aortici, trattamento arteriopatia degli arti inferiori, ecc.) con tempi di degenza particolarmente bassi (4-5 giorni) rispetto alla media regionale, in totale sicurezza e appropriatezza”.

“A Mirano – ha continuato il Primario – abbiamo anche un laboratorio di Elettrofisiologia dove si ten­gono interventi di elettrostimolazione e di ablazione della fibrillazione atriale. In un anno si effettuano circa 400 interventi di questo tipo”.

L’anno scorso, proprio la Cardiologia diretta dal dottor Saccà è stata scelta come unico centro in Veneto a partecipare ad uno studio multicentrico autorizzato dal Ministero della Salute. Si tratta dello studio TRACS. Lo studio – partito a Ferrara e a Bologna e sbarcato in Veneto proprio a Mirano – riguarda gli interventi di impianto transcatetere e la possibilità di migliorare i tempi di attesa e la qualità di vita dei pazienti.

“L’Ospedale di Mirano – ha aggiunto Saccà – opera comunque in sinergia, dentro l’Ulss 3 Serenissima, con gli altri Ospedali di Dolo, Venezia e Chioggia e in particolare con l’Ospedale HUB di Mestre: è in collaborazione con la Cardiochirurgia dell’Angelo che la nostra Cardiologia seleziona i pazienti più adatti agli interventi dello studio TRACS”.