Veneto, presentato il nuovo Piano Regionale della Prevenzione

L’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha presentato il nuovo Piano Regionale della Prevenzione, che in attuazione di quello nazionale

Ha una durata di 5 anni e rappresenta il documento guida per le Aziende ULSS riguardo la prevenzione delle malattie e la promozione della salute. Insieme all’assessore è intervenuta Francesca Russo, direttore della Prevenzione, Sicurezza alimentare e veterinaria.

“Il nuovo piano di prevenzione regionale 2021-2025 – spiega la Lanzarin – è presentato con una campagna di sensibilizzazione molto importante oltre che con un messaggio e un logo ben definito: ‘Vivo bene Veneto” che troveremo in tutte le iniziative di prevenzione delle malattie e di promozione della salute. Un’iniziativa a 360 gradi che coinvolgerà tutti gli ambienti da quelli scolastici a quelli di lavoro delle nostre comunità per favorire sani e corretti comportamenti: mangio bene, mi muovo, evito gli abusi”.

“In questo quinquennio l’obbiettivo è quello di garantire un ambiente che favorisca stili di vita sani a cominciare da scuole e luoghi di lavoro – aggiunge l’Assessore –.   Questo significa intervenire sulla ristorazione collettiva e favorire le opportunità di movimento, sostenendo, inoltre, specifici percorsi integrati di presa in carico della persona, l’approccio di genere e l’uguaglianza a fronte del diritto universale alla salute. La nostra società ha una popolazione sempre più anziana, l’aspettativa di vita è sempre maggiore ma segnata dall’insorgere di cronicità. Prevenzione significa prevenire patologie croniche quindi evitare i comportamenti scorretti per la salute. Riguardo a questi aspetti, abbiamo sotto gli occhi percentuali con alcuni segnali di crescita anche legati ai periodi di lockdown, conseguenti alla pandemia, che hanno inciso sulle abitudini. Con questa campagna si vuole intervenire anche su questa situazione”

“Tumori, malattie cardiovascolari e altre patologie sono legate agli stili di vita. – sottolinea la dottoressa Francesca Russo -. Sovrappeso, sedentarietà e cattive abitudini come fumo e alcol sono determinanti. Su questi elementi possiamo agire, prendendo coscienza che il nostro comportamento può evitarci di finire all’ospedale, di ammalarci, di affrontare l’invalidità. Questo piano mette al centro la persona e se ne interessa in tutte le fasi della vita dalla nascita alla vecchiaia con interventi specifici per ogni fascia di età”.