Sono sostanze imprescindibili per la realizzazione di prodotti di uso comune, come la suola delle scarpe, l’imbottitura di sedie o divani e sono impiegate nell’edilizia. Sono sostanze subdole, perché i problemi alla salute legati alla loro esposizione si manifestano solo quando è troppo tardi per intervenire. Sono responsabili di 5mila casi all’anno di malattie come l’asma bronchiale con effetti gravi. Ecco perché la prevenzione è strategica e imprescindibile. Tanto che dal 2020 un regolamento Ue obbliga alla formazione per i lavoratori che maneggiano queste sostanze. Tuttavia, mancava uno strumento didattico e di formazione a livello comunitario. A riempire questa mancanza arriva dal Veneto la “GUIDA ALL’USO SICURO DEI DIISOCIANATI”, prima pubblicazione in Europa sul tema presentata a Venezia nella prestigiosa cornice dell’Aula magna dell’Università Ca’ Foscari.
La pubblicazione è stata realizzata da Head Up, già spin off dell’Università Ca’ Foscari Venezia, promossa e sostenuta dai Comitati Paritetici per la Sicurezza dell’Artigianato del Veneto, SICURFORMVeneto per il settore edile e COBIS per tutti gli altri settori produttivi, con la collaborazione della Direzione Prevenzione della Regione del Veneto.
Questo lavoro nasce come divulgazione di prevenzione per la sicurezza sul lavoro e ha lo scopo di sensibilizzare gli utilizzatori professionali di prodotti contenenti di isocianati sulla pericolosità di questi agenti chimici, alle misure di prevenzione e protezione da adottare sia durante l’ordinaria attività lavorativa che in caso di emergenza.
I diisocianati sono agenti chimici pericolosi per la salute umana e per l’ambiente aventi formula O=C=N-R-N=C=O, in cui R è un’unità di idrocarburi alifatici o aromatici di lunghezza non specificata.
Sono tossici acuti e cronici, alcuni sono sospetti cancerogeni e tutti sono classificati come sensibilizzanti delle vie respiratorie di categoria 1 e come sensibilizzanti della pelle di categoria 1. La sensibilizzazione che determina asma professionale nei lavoratori, è stata individuata, dalla U.E., come un importante problema di salute sul luogo di lavoro e non solo
Il maggior impiego di queste sostanze è relativo alla produzione di particolari polimeri chiamati poliuretani e poliuree. I diisocianati sono quindi presenti nella produzione di poliuretani e delle poliuree e in alcuni prodotti di natura poliuretanica quali vernici, sigillanti, colle, lacche, grassi, adesivi, schiume, resine, prodotti per isolamento e coibentazione a base poliuretanica o come induritori e catalizzatori di resine e vernici, queste ultime anche a base acquosa.
Questi prodotti sono utilizzati in svariati settori produttivi: nelle costruzioni, nell’industria di produzione e nelle attività di ricerca e sviluppo.Si stima che l’esposizione a diisocianati in ambito comunitario coinvolga 4,2 milioni di utilizzatori professionali. I casi accertati di asma bronchiale grave siano nell’ordine dei 5000 all’anno.
Dal 24 agosto 2023 la possibilità di impiegare, per l’uso professionale o industriale, sostanze e miscele a base di diisocianati (con concentrazione ≥ 0,1 % in peso), è consentita esclusivamente agli utilizzatori professionali (lavoratori, preposti e lavoratori autonomi) che sono in possesso di una formazione adeguata che dovrà essere rinnovata con cadenza almeno quinquennale. Questa disposizione è stata introdotta dal Regolamento (UE) 2020/1149 della Commissione del 3 agosto 2020 recante modifica dell’allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 denominato REACH. La restrizione proposta nel fascicolo a norma dell’allegato XV mira a limitare l’uso dei diisocianati in applicazioni industriali e professionali ai casi in cui è attuata una combinazione di misure tecniche e organizzative ed è stato seguito un corso di formazione minimo standardizzato.
La volontà dei promotori della Guida, COBIS e SICURFORM Veneto (strutture partecipate da Confartigianato Veneto, CNA Veneto, CASA ARTIGIANI e CGIL-CISL-UIL del Veneto) che hanno trovato la piena condivisione ed il supporto scientifico degli autori di Cà Foscari, è di contribuire a rendere consapevoli gli utilizzatori professionali delle conseguenze che possono derivare da un uso non sicuro dei prodotti contenenti di-isocianati sia come eventi acuti, ma anche come malattie che possono manifestarsi a distanza di anni dall’esposizione.
La pubblicazione è stata studiata e realizzata come materiale didattico e di supporto ai corsi di formazione tenuti da docenti qualificati e sarà distribuita a titolo gratuito grazie al contributo di Sicurform Veneto e Cobis.
È la prima pubblicazione di alto spessore scientifico in materia effettuata in collaborazione con la Regione del Veneto -Direzione Prevenzione- e con il contributo della referenteal Gruppo Tecnico InterregionaleSicurezza Chimica.